Un volume di acquisti di crediti per un valore di 1,3 milioni di euro a fronte di offerte per 1,1 milioni relative a 80 operazioni che in grande prevalenza (oltre l’85% dei casi) hanno coinvolto imprese, sia come cedenti sia come cessionari del credito, è stato generato dalla piattaforma SiBonus tra febbraio e l’inizio di aprile 2021. I dati sono emersi oggi nel corso del webinar organizzato da Consiglio nazionale dei commercialisti e Infocamere e seguito da oltre 2000 persone, per presentare la piattaforma SiBonus, realizzata da Infocamere, che consente alle PMI e ai titolari di crediti fiscali di cederli per ricavare liquidità immediata e, ai soggetti interessati, di acquisire crediti certi da portare a compensazione o rimborso delle imposte attraverso una transazione sicura, semplice e affidabile.
In virtù di una convenzione sottoscritta tra il Consiglio nazionale e InfoCamere, SiBonus prevede specifiche funzionalità dedicate ai commercialisti iscritti alla piattaforma nel ruolo di professionisti delegati per assistere i titolari di crediti fiscali, seguendo le varie fasi di cessione e acquisizione del credito e promuovendo l’efficacia degli interventi edilizi previsti dal decreto Rilancio. Finora si sono iscritti alla piattaforma quasi 4mila soggetti fiscali che provengono da tutte le 20 regioni italiane. La componente più numerosa proviene dalla Lombardia (15,3%), il 12,3% dalla Campania, il 9,4% dal Lazio, il 9% dal Veneto e il 7,7% dalla Sicilia.
“Il recupero del patrimonio edilizio del nostro Paese è uno dei grandi temi sui cui ragionare quando si parla di ripartenza della nostra economia – ha affermato in apertura dei lavori il Consigliere Segretario del Consiglio nazionale dei commercialisti, Achille Coppola -. Al momento, prevale la logica del recupero in un’ottica prevalentemente ecologica. Un approccio ovviamente utile e condivisibile, che evidenzia ancora una volta, però, la sostanziale refrattarietà della politica, ma più in generale della nostra cultura nazionale, rispetto al grande tema del recupero statico del nostro patrimonio. Le due cose devono viaggiare insieme, per garantire sia sviluppo che sicurezza. In ogni caso, deve essere messo in campo un grande sforzo collettivo e trasversale per il successo di operazioni quali il Sisma Bonus e il Superbonus al 110%. Il coinvolgimento dei commercialisti nella piattaforma SiBonus di Infocamere è molto significativo”.
“Sul tema della cessione del credito – ha continuato Coppola – le banche si sono affidate troppo alle grandi società di revisione, che non stanno dando una risposta del tutto efficiente. Noi siamo convinti che sia arrivato il momento per le banche di stipulare un’alleanza strategica anche con i commercialisti. In questa direzione ci stiamo muovendo per stipulare accordi sia con istituti bancari nazionali che con il sistema camerale. Un approccio utile anche per creare aggregazioni tra i commercialisti. Da tempo, i dati pubblicati dalla nostra Fondazione nazionale danno evidenza di quanto proprio le aggregazioni siano una scelta ormai ineludibile per gli studi professionali. Un obiettivo cui tende anche il progetto attività d’impresa del nostro Consiglio nazionale, portato avanti con il collega Giuseppe Laurino”.
Dalla piattaforma emerge anche che del totale degli annunci pubblicati finora il 41,1% ha riguardato crediti generati a seguito di ristrutturazioni edilizie, il 28,4% crediti da ecobonus, il 15,6% da bonus facciate, il 13,5% da superbonus e solo l’1,4% crediti da sismabonus.
“I dati del Registro delle Imprese – ha detto il Direttore Generale di InfoCamere, Paolo Ghezzi – ci dicono che nel 2020 il perimetro delle imprese nel settore delle costruzioni ha ripreso ad espandersi e questo è un segnale che gli stimoli attivati dal decreto Rilancio hanno colto nel segno. Con l’iniziativa SiBonus, InfoCamere affianca il sistema camerale per assecondare e favorire questi processi e, grazie al coinvolgimento attivo del mondo delle professioni più vicine alle imprese come quella dei commercialisti, stiamo raccogliendo i primi risultati tangibili. Le transazioni che abbiamo registrato sulla piattaforma vedono in prima fila le imprese ed è particolarmente confortante il fatto che, per crediti già riconosciuti dall’Agenzia delle Entrate, i tempi di monetizzazione si aggirino intorno ai 7 giorni. Semplicità, sicurezza e tempestività delle iniziative sono le parole chiave per rimettere in pista il Paese produttivo e SiBonus va in questa direzione”.
Esaminando i bilanci 2019 presenti nel Registro delle Imprese le società di capitale (oltre un milione) aggregano una capacità di compensazione di crediti tributari superiore ai 50 miliardi di euro. “Questa leva, se attivata, può contribuire a rilanciare i consumi e supportare la ripresa favorendo la circolazione di liquidità nel mercato – ha aggiunto il Direttore Generale di Iconto, Pietro Soleti -. I commercialisti, gestendo la contabilità di moltissime società, sono gli attori primari per l’attivazione del meccanismo di compensazione dei crediti di imposta, il loro contributo professionale al funzionamento della piattaforma può essere di grande rilievo per il successo dell’iniziativa”.
Sui numeri relativi al superbonus 110% è intervenuto Tommaso Di Nardo, ricercatore responsabile dell’area economico-statistica della Fondazione Nazionale dei Commercialisti. “Secondo i dati pubblicati sul portale dell’ENEA a marzo 2021, le pratiche per le quali è stata rilasciata la ricevuta di trasmissione dell’asseverazione (codice ASID) sono 6.512, di cui 3.179 sono pratiche a fine lavori (48,8%) – ha spiegato -. Sono 733 milioni di euro di lavori per progetti a detrazione pari a 806 milioni di crediti ceduti. Si tratta di un trend crescente rispetto al quale oggi è difficile fare previsioni. La proroga che viene richiesta per il superbonus assume un significato molto importante, tenendo conto che in Italia potrebbe potenzialmente interessare oltre 5 milioni di famiglie e quasi 26 milioni di unità abitative: 20 milioni di abitazioni principali e 6 milioni di immobili locati”.
Sul superbonus 110%, i commercialisti hanno pubblicato un documento sui controlli che devono essere effettuati ai fini dell’apposizione del visto di conformità sulla comunicazione da inoltrare all’Agenzia delle Entrate per attestare la sussistenza dei presupposti che danno diritto alla detrazione d’imposta per la cessione del credito o lo sconto in fattura.
“Il documento è stato pubblicato lo scorso novembre e contiene due check list per gli interventi di risparmio energetico e per il sismabonus – ha spiegato Nicolò La Barbera, consigliere del Cda della Fondazione Nazionale dei Commercialisti -. Nei prossimi giorni, però, pubblicheremo il documento aggiornato con tutte le modifiche intervenute con la legge di bilancio 2021. Dopo un’introduzione sulla normativa del 110%, ci sarà spazio per la check list che accompagna nel rilascio del visto di conformità. Le attività si dividono in due momenti: attività di consulenza a monte e burocratica a valle con l’apposizione del visto. Conclude il documento un capitolo dedicato al compenso dei professionisti. Le tariffe non esistono più e siamo in presenza di una libera contrattazione, ma è necessario che il compenso sia congruo rispetto alla complessità del lavoro”.
Il webinar si è concluso con l’intervento di Pasquale Saggese, ricercatore responsabile dell’area fiscalità della Fondazione Nazionale dei Commercialisti. sulle modalità di comunicazione all’Agenzia delle Entrate della cessione o dello sconto in fattura e sulle modalità di utilizzo del credito ceduto.
Link alla differita dal 14 aprile 2021
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