Maggiore garanzia nelle deducibilità delle sponsorizzazioni a favore di società e associazioni sportive dilettantistiche, più chiarezza sull’ambito di applicazione delle agevolazioni nel mondo del lavoro nello sport dilettantistico e definizione puntuale dei confini delle agevolazioni tributarie fruibili dagli enti che operano in questo contesto. Sono le proposte predisposte dalla Commissione “no profit” del Consiglio nazionale dei commercialisti, inviate all’esecutivo. Le proposte sono linea con l’idea più ampia che il Consiglio ha della regolamentazione del movimento no profit. Lo stesso Consiglio nazionale dei commercialisti ha del resto seguito nel corso della propria consigliatura l’evoluzione della riforma della disciplina del mondo degli enti non lucrativi con interesse e partecipazione.

“Il mondo dello sport – afferma il Presidente dei commercialisti, Gerardo Longobardi – rappresenta un settore fondamentale per lo sviluppo sociale di un Paese. A questo riguardo, appare auspicabile, da un lato, prevedere agevolazioni sostenibili per lo Stato e, dall’altro lato, definire un modello capace di arrivare a premiare chi realmente opera nel settore nel rispetto di norme che devono essere chiare e adeguate”.

Il lavoro presentato costituisce solo una parte dell’attività pro-attiva svolta dal Consiglio con riferimento al Settore. Per questo motivo, Sandro Santi, consigliere nazionale delegato al no profit, auspica che “il lavoro compiuto dalle Camere con riguardo alla riforma degli enti del Terzo settore e dell’attività sportiva non vada perso a causa dell’attuale quadro politico, poiché è troppo tempo che professionisti e operatori stanno attendendo una revisione organica della normativa, capace di far evolvere il mondo dell’economia sociale e degli enti non lucrativi”.

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