L’ottavo numero dell’Osservatorio Internazionale Crisi di impresa, realizzato dal Consiglio nazionale e dalla Fondazione nazionale di ricerca dei commercialisti, commenta le novità legislative e giurisprudenziali relative all’insolvenza in ambito internazionale e transnazionale. Nelle sezioni e nei commenti si annotano recenti modifiche legislative, rilevanti pronunce pubblicate negli ultimi mesi sull’insolvenza e sulla ristrutturazione in Europa e nel resto del mondo, nonché si segnalano interessanti novità per i professionisti del settore.

Novità normative e proposte di legge

In questa sezione vengono commentate la legislazione emergenziale e temporanea varata in Belgio in favore delle imprese energivore e l’adozione della Direttiva Insolvency nella Macedonia del Nord.

Novità giurisprudenziali

In questa sezione continua la rassegna di casi nell’ambito di procedure di Chapter 11 aperte negli USA. Inoltre, specifica attenzione è dedicata ad alcune procedure brasiliane di fondamentale importanza per gli interessi coinvolti. Il caso di Lojas Americanas, ad esempio, connota la procedura come una delle più importanti degli ultimi anni.

Per quel che concerne le giurisdizioni di Stati europei, è annotata la sentenza della Cour de cassation – Chambre commerciale – 14 dicembre 2022 – n° 21-14.206 sul tema del recepimento della direttiva (UE) 2019/1023 nel diritto concorsuale francese; particolare attenzione è prestata, poi, alla pronuncia del 25 febbraio 2022 emessa dal Juzgado de lo Mercantil di Girona circa una cessione di azioni, effettuata nell’imminenza della dichiarazione di fallimento, a un familiare dell’imprenditore insolvente, per un prezzo inferiore a quello di mercato e a condizioni di pagamento particolarmente favorevoli per il cessionario. In tale ambito, viene condotta un’utile analisi comparativa tra quanto disposto dall’art. 236 della Ley concorsual spagnola e l’art. 171, comma 2, del Codice della crisi.

Pubblicazioni/Notizie di interesse/Profili della pratica professionale

Nelle prime due sezioni si commentano le crisi di alcune importanti banche statunitensi e le problematiche correlate alle criptovalute.

La sezione sui Profili della pratica professionale, invece, ospita la bozza del Codice di condotta per il funzionamento del comitato dei creditori in India. Il nuovo codice dell’insolvenza indiano ha sostanzialmente modificato il regime di gestione della procedura concorsuale, focalizzandolo non tanto sul regime del debtor in possession del previgente Sick Industrial Companies (Special Provisions) Act del 1985, quanto sul nuovo regime di creditor in control e, per l’effetto, consegnando la gestione strategica della crisi al comitato dei creditori. Nell’ambito del nuovo sistema, al comitato dei creditori è stato attribuito un ruolo istituzionale di primaria importanza; esso interviene sia nella direzione del processo di risoluzione della crisi aziendale, sia nella decisione di liquidazione dell’azienda; al comitato è attribuita la responsabilità di scegliere di disporre degli asset di maggior valore dell’azienda in difficoltà per destinarli ad un uso più proficuo. Al fine di garantire standard di integrità, terzietà, trasparenza e collaborazione dei componenti del comitato, è stata predisposta una bozza del codice di comportamento di cui si illustrano i contenuti.

Approfondimenti

La sezione ospita cinque saggi, uno dei quali proposto in lingua inglese con una breve introduzione in italiano. Due di essi riguardano la recente proposta di Direttiva di armonizzazione di alcuni aspetti della disciplina dell’insolvenza della Commissione Europea del 7 dicembre 2022.

Nel primo scritto, Luciano Panzani si sofferma sulla struttura generale della proposta di Direttiva e sugli istituti più importanti e innovativi che essa disciplina. In questa prospettiva, effettuando frequenti collegamenti con la vigente normativa del Codice della crisi, l’Autore effettua, inter alia, un’approfondita disamina delle procedure di pre-pack, degli obblighi previsti a carico degli amministratori di società ed enti relativamente alla richiesta di apertura della procedura di insolvenza entro tre mesi dal momento in cui sono venuti a conoscenza dello stato di insolvenza, della procedura liquidatoria semplificata per le microimprese e delle norme dedicate al comitato dei creditori volte a rafforzarne il ruolo nelle procedure.

Il secondo scritto, di Giorgio Corno, completando l’introduzione effettuata su tali tematiche nel primo articolo dedicato alla proposta di Direttiva, analizza la disciplina delle avoidance actions promosse nell’ambito di procedure di insolvenza del debitore. Partendo dalla constatazione che la disciplina delle azioni revocatorie all’interno dell’Unione Europea presenta numerose e significative divergenze, l’Autore esamina le previsioni della proposta di Direttiva volte a proteggere il valore della massa attiva nell’interesse della massa dei creditori e a consentire l’annullamento di atti giuridici pregiudizievoli e perfezionati prima dell’apertura della procedura d’insolvenza, soffermandosi sulle disposizioni contenute nel titolo II.

Il terzo approfondimento, di Stefania Pacchi, è dedicato alla Riforma del Texto Refundido della Ley Concursal a seguito al recepimento della Direttiva UE 2019/1023. Come viene messo in evidenza dall’Autrice, si tratta di un riordino strutturale del sistema concorsuale spagnolo con la riforma integrale del pre-concorso e la riforma parziale del concurso de los acreedores. Il saggio si sofferma diffusamente sulle novità della novella, muovendo dall’analisi delle norme in tema di accordi per la ristrutturazione preventiva delle imprese sane con difficoltà finanziarie. In particolare, i due strumenti pre-concorsuali esistenti, – acuerdos de refinanciación e acuerdo extrajudicial de pagos – sono sostituiti dai planes de reestructuración. Sono di seguito esaminate la disciplina della liquidazione e qualificazione del concorso, che è stata rivisitata nell’ottica del miglioramento dell’efficacia e della rapidità delle procedure, e la procedura speciale unica per le microimprese. Il saggio, infine, si sofferma sulla nuova procedura di segunda oportunidad per i soggetti insolventi.

Il quarto approfondimento, di Alina Popa, uno dei nostri collaboratori stranieri, è dedicato al recepimento da parte della Romania della Direttiva (UE)1023/2019. Avvenuta nel mese di luglio 2022, l’attuazione della Direttiva Insolvency ha comportato rilevanti modifiche della legge 85/2014 sull’insolvenza che vengono diffusamente esaminate nell’articolo.

Chiude la sezione un contributo di Antonella Tanico sul riconoscimento delle sentenze fallimentari straniere in Cina. L’Autrice pone in evidenza come il riconoscimento di una decisione emanata all’estero è stato sempre molto complesso per le autorità cinesi tanto è vero che ad oggi i casi di riconoscimento di sentenze fallimentari straniere possono dirsi contati, come numericamente scarsi sono i riconoscimenti di sentenze straniere nelle più generali materie del diritto civile e commerciale. Da quanto riportano le fonti consultate, al 2018, solo tre sono stati i casi di riconoscimento di sentenze fallimentari straniere: Re B&T Ceramic Group SRL, Re Pellis Corium PELCOR e Re Sascha Rudolf Seehaus. Tuttavia, l’esame delle vicende dimostra come si tratti di ipotesi del tutto particolari, in quanto, in tutti e tre i casi, i provvedimenti giudiziari sono intervenuti per soddisfare illegittime richieste.

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