È stata presentata oggi a Genova, durante il Congresso nazionale dei commercialisti in corso di svolgimento ai Magazzini del Cotone, la terza guida operativa “L’Aiuto Intelligenza al Commercialista”, realizzata dal Consiglio e dalla Fondazione Nazionale di Ricerca della categoria. Il documento rappresenta l’ultima tappa di un percorso intrapreso dal Consiglio Nazionale per offrire agli iscritti all’Albo uno strumento pratico che supporti nell’introduzione delle nuove tecnologie negli studi professionali.

Il documento affronta le dimensioni strategiche dell’aggregazione professionale, i modelli di governance dell’innovazione, le implicazioni deontologiche e normative, le questioni cruciali della privacy e della protezione dei dati. L’approccio metodologico che ha guidato il lavoro è stato costantemente orientato alla concretezza operativa. Esso vuole offrire alla categoria strumenti immediatamente utilizzabili: template di policy, checklist di compliance, registri dei sistemi AI, esempi pratici di applicazione, analisi comparative degli strumenti disponibili.

Inoltre, la guida contiene un esempio di clausola contrattuale da inserire nei mandati professionali nel caso in cui il commercialista utilizzi sistemi di intelligenza artificiale nello svolgimento dell’attività intellettuale, come prevede l’art. 13 della Legge 132/2025 entrata in vigore lo scorso 10 ottobre.

“La recente approvazione della Legge 132/2025 in materia di intelligenza artificiale costituisce un ulteriore passo avanti verso un’adeguata regolamentazione dell’uso di tale tecnologia, anche nel campo delle professioni intellettuali, nella direzione indicata dalla Unione europea con l’AI Act – ha affermato Fabrizio Escheri, Consigliere nazionale dei commercialisti delegato a Innovazione digitalizzazione degli studi professionali e delle imprese –. Si tratta di un provvedimento che indica la strada da seguire per un utilizzo corretto, trasparente e responsabile dell’intelligenza artificiale al fine di promuoverne la diffusione senza trascurare la necessaria vigilanza sui rischi, economici e sociali, che essa stessa genera”.

“Elemento centrale della recente normativa è l’approccio “antropocentrico” all’uso dell’intelligenza artificiale – ha spiegato Escheri –, ossia un’applicazione dell’AI che mantenga la centralità del ruolo umano nel senso sia di attribuire al professionista la responsabilità delle prestazioni, sia di garantire i diritti fondamentali che un utilizzo non controllato della tecnologia potrebbe ledere”.

“L’adozione dell’AI non è un percorso privo di ostacoli, ma attraverso un adeguato approccio metodologico essa può costituire un valido supporto alle sfide che il futuro riserva alla nostra professione – ha concluso –. Ritengo che questa guida possa costituire un valido strumento operativo per aiutarci nell’implementazione di questo sfidante cambiamento paradigmatico, la cui piena attuazione costituirà nell’immediato futuro un elemento essenziale per garantire la centralità del ruolo dei commercialisti nello scenario economico e sociale del Paese”.

 

 

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