Pubblichiamo il testo integrale dell’informativa n. 159/2025 con la quale il Consiglio nazionale replica all’intervista concessa lo scorso 1° novembre al quotidiano Italia Oggi dal Presidente dell’Associazione Nazionale Commercialisti Marco Cuchel
In relazione alla pubblicazione apparsa sul quotidiano Italia Oggi del primo novembre 2025, nella pagina dedicata all’Associazione Nazionale Commercialisti e, in particolare, all’intervista al Presidente della suddetta Associazione, Dott. Marco Cuchel, sulla situazione finanziaria del Consiglio nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili (CNDCEC) dal titolo “Commercialisti in rosso” e sottotitolo “Bilancio 2024 chiuso con un disavanzo di un milione di €” si precisa quanto segue.
Il CNDCEC è un ente pubblico non economico e, in quanto tale, nella predisposizione della documentazione amministrativa e contabile, si attiene alle disposizioni del proprio Regolamento di amministrazione e contabilità che è coerente con la normativa di settore e, in particolare, con il D.P.R. del 27 febbraio 2003, n. 97 recante il “Regolamento concernente l’amministrazione e la contabilità degli enti pubblici di cui alla L. 20 marzo 1975, n. 70”.
In particolare, i risultati della gestione sono dimostrati nel rendiconto composto dal conto del bilancio, dal conto economico, dallo stato patrimoniale e dalla nota integrativa corredati dalla situazione amministrativa e dalla relazione sulla gestione.
Per quanto possa apparire superfluo (ma, considerato il tenore delle dichiarazioni del Dott. Cuchel, evidentemente non lo è), è necessario precisare che il sistema contabile principale e fondamentale è basato sulla c.d. contabilità finanziaria (che quindi è la fonte dei correlati documenti previsionali autorizzativi e di rendicontazione). La contabilità economico-patrimoniale, da cui discendono il conto economico e lo stato patrimoniale, assume una funzione integrativa al fine di rappresentare in modo completo la situazione dell’Ente.
È quindi di tutta evidenza che un’analisi obiettiva e intellettualmente onesta non può che partire dalle risultanze della contabilità finanziaria che, con riferimento all’esercizio 2024, mostra questi dati incontrovertibili:
- Risultato della gestione 2024: € 1.476.238 (oltre € 98.673 da riaccertamento residui)
- Avanzo di amministrazione al 31.12.2024: € 16.578.953 (di cui libero 13.713.294)
- Fondo cassa al 1.1.2024: € 25.779.085
- Fondo cassa al 31.12.2024: € 6.239.091 (cui vanno aggiunti nominali € 20.000.000 che al 31.12.2024, per una migliore efficienza nella gestione della liquidità, risultavano investiti in BOT e che, peraltro, costituiscono la parte preponderante dei residui attivi al termine dell’esercizio).
Questi dati, necessariamente di sintesi, sarebbero già sufficienti a dimostrare l’equilibrio e la solidità (nel breve, medio e lungo periodo) dei conti del CNDCEC e che il titolo dell’intervista al Dott. Cuchel “Commercialisti in rosso” non è soltanto errato ma è, inspiegabilmente, fuorviante e capzioso.
Ma anche il sottotitolo “Bilancio 2024 chiuso con un disavanzo di un milione di €” e il contenuto dell’intervista appaiono, sorprendentemente, al limite della faziosità.
Infatti, ignorando completamente le solide evidenze della contabilità finanziaria, il Dott. Cuchel trae conclusioni ulteriormente fuorvianti dalle risultanze del conto economico. Anche in questo caso, tuttavia, un minimo di analisi obiettiva (che sarebbe stata molto agevole considerato che i bilanci sono pubblicati nel sito del CNDCEC in ossequio a doverosi principi di trasparenza) avrebbe evitato di diffondere informazioni che paiono artatamente allarmistiche.
Il disavanzo di cui parla il Dott. Cuchel di € 956.411 è, in realtà, la perdita del conto economico. E sarebbe stato sufficiente dedicare qualche minuto alla lettura della nota integrativa per comprendere che la differenza tra l’avanzo finanziario di € 1.476.238 e il disavanzo economico di € 956.411 è in larga parte imputabile ai trasferimenti mediante contributi straordinari e una tantum a favore degli Ordini Territoriali a supporto delle attività istituzionali e dell’attività di DPO (Data Protection Officier). Tali trasferimenti, che ammontano complessivamente ad € 7.719.600, sono stati deliberati nel 2023 mediante applicazione dell’avanzo di amministrazione libero e in un’ottica di supporto agli Ordini Territoriali, per finalità che lo stesso Dott. Cuchel riconosce condivisibili, prevedendone l’erogazione in tre tranches di pari importo negli esercizi 2024, 2025 e 2026. Quindi, ognuno di questi tre esercizi è interessato, dal punto di vista economico, dall’iscrizione di costi (evidentemente straordinari e una tantum) per € 2.573.200 (un terzo del trasferimento complessivo). Ed è palese, al limite dell’ovvio, che, sterilizzando il risultato economico da tali partite straordinarie, la situazione è ampiamente positiva anche dal punto di vista economico.
In questo contesto, e ribadendo la natura integrativa della contabilità economico-patrimoniale rispetto alla contabilità finanziaria, è opportuno, inoltre, precisare che lo Stato Patrimoniale al 31.12.2024 evidenzia un patrimonio netto di € 20.629.940 (sostanzialmente liquido). Mutuando le deduzioni del Dott. Cuchel in ambito aziendalistico sarebbe considerata in crisi un’impresa che distribuisce parte delle riserve mantenendo un’elevatissima patrimonializzazione e senza alcuna tensione sotto il profilo economico!
In ultimo, non possiamo non evidenziare che il Collegio dei Revisori ha espresso, senza riserve, il proprio parere favorevole al rendiconto della gestione dell’esercizio 2024 (così come, peraltro, avvenuto nei precedenti esercizi).
È davvero sorprendente come un intervento a mezzo stampa così superficiale e approssimativo provenga da un Collega, peraltro massimo esponente di un’Associazione sindacale di categoria.
Da quanto sopra incontrovertibilmente chiarito non può che discendere la contrarietà con cui il Consiglio Nazionale ha appreso delle dichiarazioni del Dott. Cuchel che, considerato che la pagina del quotidiano Italia Oggi in questione è a cura dell’Associazione Nazionale Commercialisti, devono ricondursi anche all’Associazione medesima di cui, peraltro, il Dott. Cuchel è Presidente e quindi legale rappresentante.
Non è accettabile e non sarà accettato che, con finalità incomprensibili, si pongano dubbi infondati sulla solidità e tenuta finanziaria dell’Ente di vertice di una Professione che, per genesi e vocazione, è il punto di riferimento del Paese proprio nelle materie economico-finanziarie. E ciò non solo nell’interesse legittimo del Consiglio Nazionale ma di ogni singolo Collega che l’Ente rappresenta, interesse che sarà tutelato in tutte le sedi competenti.


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