Scelta tra dieci finaliste, è Mantova la Capitale italiana della cultura 2016. Culla del Rinascimento, corte dei Gonzaga e patrimonio dell’umanità per l’Unesco, alla città andrà anche un milione di euro per realizzare il progetto che riorganizzerà complessivamente il territorio, coinvolgendo 14 Comuni e le loro realtà economiche. Un’altra ottima notizia per la città è rappresentata anche dall’esclusione delle risorse investite dal vincolo del Patto di stabilità, permettendo al Comune di armonizzare al meglio gli eventi culturali del 2016. «Il titolo ci fa molto piacere e ci rende orgogliosi», afferma il presidente dei commercialisti di Mantova, Stefano Ficarelli «non solo perché vengono riconosciuti il ruolo di Mantova e le sue bellezze artistiche, ma anche perché esso rappresenta una grande opportunità per il territorio che cerca con forza di uscire da una difficile situazione economica, aggravata dal sisma del 2012. Nel programma ufficiale che il Comune sta mettendo a punto per i festeggiamenti ci sono ottime possibilità che rientri anche il convegno sul diritto concorsuale che Mantova organizza ormai da oltre dieci anni con il contributo sia degli Ordini professionali, in primis commercialisti, avvocati e notai sia del Tribunale di Mantova, avvenimento che richiama partecipanti da tutta Italia. L’evento si terrà il prossimo ottobre e permetterà a Mantova di essere al centro dell’attenzione anche dal punto di vista giuridico ed economico». Il convegno, inoltre, dimostra l’ottimo dialogo che i commercialisti hanno con le altre realtà professionali, in particolare con notai, avvocati, consulenti del lavoro e che permette di affrontare con tranquillità le problematiche esistenti sul territorio. Più recentemente è iniziato un dialogo costruttivo anche con Confindustria ed il Comune di Mantova che hanno riconosciuto i commercialisti come soggetti fondamentali e seri interlocutori in ambito economico che offrono servizi a favore della comunità.

Art bonus
Il titolo di Capitale italiana della cultura è stato istituito dal ministro Franceschini con l’Art bonus in seguito alla forte partecipazione di molte città italiane al processo di selezione per la Capitale europea della cultura 2019. Art bonus che a Mantova è stato oggetto di un convegno promosso dal Comune a cui ha partecipato anche il presidente dei commercialisti. Senza dimenticare il congresso dell’Unione nazionale dei giovani dottori commercialisti ed esperti contabili sul valore della cultura, che si è svolto a Mantova lo scorso ottobre. Qual è il contributo del commercialista alla filiera dell’industria culturale? «Il congresso dell’Unione giovani», risponde Ficarelli «ha di fatto rappresentato un corridoio preferenziale per il riconoscimento della nostra città come Capitale italiana della cultura 2016, perché il filo conduttore del congresso era proprio il valore della cultura. Come Ordine abbiamo cercato di far percepire a livello locale che il commercialista rappresenta un elemento centrale in questo nuovo tipo di attività. Le bellezze culturali sono un volano per il nostro territorio ed il commercialista è l’elemento che può utilizzare al meglio le risorse per centrare l’obiettivo. Partecipando al convegno organizzato dal Comune, infatti, abbiamo fatto presente che le modalità sull’Art bonus devono essere correttamente spiegate ed illustrate ad una platea a cui manca una certa sensibilità di natura economica e finanziaria. È quindi opportuno che il commercialista partecipi a queste iniziative». Ma anche il Festival della letteratura di Mantova ha contributo alla nomina di capitale italiana della cultura. «Il Festival», continua il presidente Ficarelli «rappresenta anche nel 2016 un elemento centrale per tutto il territorio e sono tanti i commercialisti che lavorano al suo interno, mettendo a disposizione la loro professionalità per la riuscita di questo evento».

L’Ordine dei commercialisti
Parliamo dell’Ordine da lei presieduto. Gli iscritti all’Albo sono 689 e crescono con un tasso dello 0,4%. Gli iscritti al Registro dei praticanti sono 38 ed hanno subito una diminuzione del 6% rispetto all’anno precedente. Lo stesso trend si registra anche a livello nazionale. «Purtroppo il nostro Ordine è a crescita zero», commenta Ficarelli. «Il motivo è che la professione non è più appetibile come negli anni precedenti per tre diversi motivi. Per prima cosa il lavoro è diventato sempre più frenetico e difficile, occorre costantemente rincorrere le novità quotidiane. Inoltre, a causa della crisi, le gratificazioni economiche non sono adeguate allo sforzo di offrire servizi che devono essere sempre ad alto profilo professionale. Infine, manca tra i giovani lo spirito di “gavetta” e di sacrificio. La “gavetta” è invece un percorso fondamentale, ma i giovani oggi sono più attratti da attività lavorative che permettano di essere liberi nei weekend». L’impegno dell’Ordine a favore degli iscritti e dei loro problemi è comunque massimo e per sostenerli il Consiglio locale ha individuato quote ridotte in base all’anzianità di iscrizione. «Offriamo, inoltre, formazione gratuita su tutto il territorio della Provincia», spiega Ficarelli. «Diamo agli iscritti la possibilità di ottenere crediti formativi gratuiti non solo in modalità e-learning, seguendo le videoconferenze organizzate sia dal Consiglio e dalla Fondazione nazionali, sia da altri Ordini professionali. Di solito individuiamo quattro o cinque luoghi su tutto il territorio per permettere ai colleghi di raggiungerli con tranquillità. Organizziamo anche molti momenti di dialogo e confronto sulle principali novità legislative che favoriscono un contatto diretto anche con gli stessi relatori. Si tratta di un aspetto che ci caratterizza rispetto ad altri Ordini territoriali anche più grandi». Lo scorso anno, inoltre, si è tenuto presso l’Ordine un corso sul public speaking e la comunicazione in studio e con i clienti che ha riscosso molto successo, a dimostrazione dell’importanza che ha per il commercialista di oggi parlare bene in pubblico. «È il secondo anno che lo organizziamo», sottolinea il presidente dei commercialisti di Mantova. «Ci siamo infatti resi conto che non è sufficiente che il commercialista conosca le norme fiscali, giuridiche ed economiche, ma è necessario che le trasferisca all’esterno, al cliente. Trasformare concetti di una certa difficoltà, renderli chiari al cliente permette al professionista di avere una marcia in più. Se il cliente capisce meglio l’attività che facciamo, valorizzerà meglio il nostro ruolo».

L’economia
Nel 2015, secondo la Camera di commercio di Mantova, ci sono stati segnali di ripresa per quanto riguarda occupazione, iscrizioni al Registro delle imprese, produzione ed export. Ma per Ficarelli, che lavora a stretto contatto con professionisti ed imprese, non rileva che la situazione economica sia migliorata. «In realtà», risponde, «il dato che io colgo non è così positivo. Per l’occupazione non si è fatto altro che stabilizzare attività già esistenti, ma questo non ha generato maggiore occupazione. Le procedure concorsuali sono aumentate e molti lavoratori sono stati messi in mobilità e/o in cassa integrazione. Mi auguro che l’apice sia stato raggiunto e inizi la discesa, anche perché tutti i settori sono in difficoltà, dall’agricoltura all’industria. Le uniche imprese che si salvano sono quelle che lavorano con l’estero». L’auspico allora è che Mantova Capitale italiana della cultura sia una opportunità ulteriore per il rilancio dell’economia e del turismo.

Please follow and like us:
Pin Share
Leggi anche

STAI CERCANDO