Il testo della manovra di bilancio trasmesso alla Camera dei Deputati è attualmente in discussione in Commissione Bilancio e in attesa dei pareri delle Commissioni Affari Costituzionali, Giustizia, Affari Esteri, Difesa, Finanze, Cultura, Ambiente, Trasporti, Attività produttive, Lavoro, Affari sociali, Agricoltura e Politiche Europee.

Questa settimana scadono i termini per la presentazione di emendamenti parlamentari nelle commissioni chiamate a rendere i pareri, che confluiranno poi nei lavori della commissione di merito. Intanto i commissari della commissione bilancio della Camera stanno procedendo ad audire rappresentanti delle istituzioni finanziarie nazionali, delle forze economiche e sociali e delle rappresentanze di categoria, sull’impatto della legge.

Dal primo esame in Commissione si conferma un impianto generale di interventi finanziari per complessivi 37 miliardi di euro, di cui 21,7 miliardi di risorse ottenute attraverso maggiore indebitamento. Il maggiore intervento in termini assoluti è la neutralizzazione delle clausole di salvaguardia che, come previsto nei diversi documenti di finanza pubblica, pesa sui conti per 12,3 miliardi.

Sul piano fiscale, sono confermate le modifiche al regime dei minimi con un’estensione della platea che può usufruire della cosiddetta flat tax al 15%, mediante l’innalzamento della soglia dei compensi a 65.000 euro.

Per quanto riguarda gli incentivi alle imprese, è stata prevista una rimodulazione del superammortamento di Industria 4.0. Il grado di maggiorazione dell’ammortamento crescerà infatti in proporzione inversa al valore dell’investimento: la misura massima (150%) spetterà infatti agli investimenti fino a 2,5 milioni di euro, una maggiorazione del 100% sarà applicata agli investimenti sino a 10 milioni, del 50% tra i 10 ed i 20 milioni, che rappresentano anche la soglia massima di applicazione. Tra le politiche di sostegno alle PMI, rientra anche l’assegnazione di ulteriori 110 milioni di euro in due anni per il Piano straordinario a supporto del Made in Italy, mentre la cosiddetta “Nuova Sabatini” per il sostegno all’acquisto di beni strumentali delle PMI viene rifinanziata con 144 milioni di euro per i prossimi due anni.

Tra le audizioni della commissione parlamentare la piu tesa è stata quella del Ministro dell’Economia Giovanni Tria, incalzato soprattutto sul tasso di crescita atteso per il 2019, con il Ministro che ha contestato i criteri di stima adottati dalla Commissione UE che differiscono significativamente da quelli del MEF.

Altro elemento di scontro tra le forze politiche sono stati gli investimenti per il Meridione, con il Ministro che ha ribadito come sia già previsto l’incremento della clausola del 34% degli investimenti pubblici dedicati al Sud. Inoltre il Ministro ha sottolineato come l’aumento degli stanziamenti in passato non ha necessariamente portato all’aumento degli investimenti, non solo per quanto riguarda il Meridione ma per tutto il territorio nazionale, pertanto ha ribadito come il Governo stia lavorando sulla modifica del codice degli appalti e sul rafforzamento delle capacità tecniche della PA, anche attraverso la creazione della centrale per la progettazione, che dovrà supportare le varie amministrazioni aiutando a mettere in moto gli investimenti.

A questo riguardo i sindacati confederali CGIL, CISL e UIL, nella loro audizione, hanno richiesto di innalzare fino al 6% del PIL la quota di investimenti prevista.

Il Ministro Tria ha enfatizzato nel suo intervento come la pressione fiscale passi con la manovra dal 42.2 al 41.8. Dato che rimarrà invariato nel 2019 per poi continuare ad abbassarsi negli anni successivi.

Terminate le audizioni la Commissione Bilancio inizia la fase della discussione generale del provvedimento e poi la sua fase emendativa. Figure chiave di questo passaggio saranno il Presidente della Commissione stessa, l’Onorevole leghista Claudio Borghi, poi i relatori del provvedimento, che sono l’On. Raphael Raduzzi, del Movimento 5 Stelle, e l’On. Silvana Andreina Comaroli della Lega Nord. Naturalmente l’iter del provvedimento sarà seguito dal Governo in ogni sua fase attraverso i Sottosegretari del Ministero dell’Economia e delle Finanze e il Sottosegretario per i rapporti col Parlamento, l’On. Riccardo Fraccaro.

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