Il Consiglio e la Fondazione nazionali dei commercialisti hanno pubblicato la terza edizione aggiornata del volume “Il Bilancio del Terzo settore”. La monografia, a firma di Matteo Pozzoli (componente dell’Ufficio legislativo del Consiglio Nazionale e professore associato di Economia aziendale all’Università degli studi di Napoli “Parthenope” ), è scaricabile gratuitamente.

La rendicontazione, finanziaria e non finanziaria, appare per gli enti del Terzo settore un aspetto fondamentale su cui il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, motore della Riforma, e gli altri soggetti istituzionali coinvolti pongono sempre maggiore attenzione, al fine di effettuare i controlli necessari per qualificare un ente come ETS e poter esaminare l’appropriatezza della gestione.

In questa prospettiva, il bilancio è uno strumento che consente di esaminare la secondarietà delle attività diverse, l’esistenza del patrimonio minimo per gli enti con personalità giuridica, la rendicontazione delle raccolte pubbliche di fondi occasionali nonché, una volta che sarà rilasciata dalla Commissione Europea l’autorizzazione, aspetti fiscali cruciali quali la non commercialità delle attività di interesse generale e dell’ente.

In un contesto ampiamente in evoluzione, bensì già operativo, il Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili unitamente alla Fondazione Nazionale di Ricerca dei Commercialisti ha deciso di approntare dei documenti di studio, come quello predisposto dal Prof. Matteo Pozzoli. Il contributo esamina con taglio operativo, anche se supportato dall’esame della prassi e della dottrina in materia, le tematiche e le problematiche ritenute ad oggi più rilevanti in materia, in linea anche con quanto previsto dall’OIC 35 Principio contabile ETS e gli orientamenti più diffusi. La nuova edizione è aggiornata con le ultime molteplici novità di prassi in materia di contabilizzazione delle operazioni degli enti, deposito del bilancio, rendicontazione delle raccolte pubbliche di fondi, rendicontazione del 5 per mille, valutazione del patrimonio minimo, attività di controllo professionale sul bilancio.

Secondo Michele de Tavonatti, vicepresidente  del Consiglio nazionale e co-delegato d’area, “la riforma del Terzo settore e quella dello Sport rappresentano due sfide importanti per gli enti interessati e per i professionisti che quotidianamente li assistono. Occorre non perdere l’occasione di sfruttare le riforme per apportare, in linea anche con la normativa dell’Unione Europea, un contributo al settore e cercare di sviluppare un sistema virtuoso di cui le realtà coinvolte possano beneficiare. Per questo motivo, stiamo monitorando attentamente l’evoluzione normativa al fine di poter apportare proposte e contributi in materia”.

L’attività del Consiglio nazionale dei commercialisti in materia di Terzo settore si produrrà anche attraverso le tre Commissioni costituite dall’area. “Il volume è frutto dell’interesse del Consiglio Nazionale alla tematica”, sostiene David Moro, l’altro consigliere nazionale delegato alla materia . “Il coinvolgimento dei commercialisti nella gestione degli enti del Terzo settore –spiega – è un aspetto evidente e il Consiglio Nazionale si sta adoperando per poter essere parte pro attiva di questo processo di cambiamento delle realtà che operano nel mondo non profit, così che vi sia un utilizzo sempre più efficiente e consapevole delle risorse messe a disposizione degli enti”.

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