Sostenere la nascita di nuove attività imprenditoriali avviate dai giovani nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia, favorendo anche il rientro dall’estero delle eccellenze. E’ nato con queste finalità “Resto al Sud”, il progetto promosso dal Ministero per la Coesione territoriale ed il Mezzogiorno, che si avvale di una dotazione finanziaria complessiva è di 1,25 milioni di euro e ha Invitalia come soggetto gestore, con agevolazioni rivolte ai giovani tra i 18 e i 35 anni.
“Questa misura – spiega il presidente dell’Ordine dei commercialisti di Bari, Elbano De Nuccio – è una grande opportunità per il tessuto economico del Sud Italia. Ai commercialisti meridionali spetta il compito di porsi al fianco della realtà imprenditoriale dei propri territori. Le competenze della professione vanno finalmente valorizzate e messe al servizio della collettività, in un’ottica sistemica che implementi la comunicazione e la negoziazione tra istituzioni”.
Per De Nuccio è dunque “importante che i commercialisti baresi si spendano nell’attività informativa su questo nuovo strumento agevolativo”. Proprio perché i commercialisti sono interlocutori privilegiati per la riuscita dell’iniziativa e per la corretta allocazione e utilizzazione delle risorse messe in campo, l’Ordine barese è stato invitato a partecipare al convegno “Resto al Sud”, organizzato dalla Città metropolitana di Bari di concerto con il Ministero della Coesione territoriale e del Mezzogiorno, che si terrà il prossimo lunedì 29 gennaio, a partire dalle 10, nella sede della Città metropolitana. All’iniziativa interverranno, tra gli altri, oltre allo stesso De Nuccio, Giuseppe Coco, consigliere economico del ministro De Vincenti e coordinatore del Consiglio degli esperti del ministero della Coesione territoriale, Antonio Decaro, presidente dell’Anci e sindaco di Bari e Michele Locuratolo, consigliere dell’Ordine dei commercialisti di Bari con delega alla Finanza e all’Internazionalizzazione. Modererà Raffaele Lagravinese, docente di Economia Politica al Dipartimento di Economia e Finanza dell’Università di Bari.
“Resto al Sud” in dettaglio
Resto al Sud si rivolge ai giovani tra i 18 e i 35 anni residenti in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia, che non abbiano un rapporto di lavoro a tempo indeterminato, che non siano titolari di altre imprese attive, che non abbiano beneficiato di altre agevolazioni negli ultimi tre anni. Possono presentare la domanda singoli giovani o gruppi di giovani che, successivamente alla data del 21 giugno 2017, si sono costituiti o si costituiranno rispettivamente in ditte individuali o società, anche cooperative. E’ possibile avviare attività imprenditoriali in tutti i settori, ad eccezione delle libere professioni e del commercio. Il finanziamento massimo è di 50.000 euro per ogni richiedente, che può arrivare ad un massimo di 200.000 euro nel caso di più richiedenti (già costituiti in società o prossimi alla costituzione)
Cosa finanzia?
I finanziamenti potranno servire per interventi su beni immobili, per l’acquisto di macchinari e attrezzature oppure di programmi e servizi informatici, per coprire le spese di avvio delle attività, ma non la progettazione, le consulenze o il costo del personale. Consulenza e assistenza saranno offerte gratuitamente da enti accreditati presso Invitalia.
Le agevolazioni
Le agevolazioni sono erogate in regime di de minimis e coprono il 100% delle spese. Consistono in un contributo a fondo perduto pari al 35% del programma di spesa e in un finanziamento bancario per il restante 65% concesso da un istituto di credito che aderisce alla convenzione tra Invitalia e ABI. Il finanziamento bancario è garantito dal Fondo di Garanzia per le Pmi e dovrà essere restituito in 8 anni di cui due di preammortamento. E’ previsto inoltre un contributo che coprirà gli interessi.

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