Sono 38 gli operatori economici, di cui 5 leader mondiali, che hanno manifestato il proprio interesse a partecipare alla procedura di dialogo competitivo che il Consiglio nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili bandirà per la realizzazione del progetto “Rete del Valore – Studi professionali” che ha l’obiettivo di mettere in collegamento gli studi professionali dei commercialisti mediante la realizzazione di una rete, attraverso il modello hub and spoke, per promuoverne la crescita dimensionale, rafforzando le attività tradizionali ed ampliando i servizi offerti alla clientela.
“Questa indagine di mercato – afferma il presidente dei commercialisti italiani, Gerardo Longobardi – avviata a scopo esplorativo ha dato i suoi frutti visto che a manifestare interesse sono stati importanti operatori economici. Lo scopo del progetto è consentire allo studio del commercialista di diventare un punto strutturato di erogazione di servizi in grado di soddisfare sia i bisogni dei clienti, sia le aspettative di business dei fornitori dei servizi stessi. Per dare agli iscritti la possibilità di gestire la professione in modo nuovo, il Consiglio nazionale ha deciso di promuovere la costituzione di una vera e propria comunità di professionisti che favorisca la realizzazione di sinergie al fine di creare una dimensione tale da ottenere economie di scala, opportunità, tempi di risposta più rapidi e, soprattutto, nuovi servizi di elevato valore aggiunto da offrire alla clientela. Il progetto prevede lo sviluppo di una partnership che consenta di mettere in rete tutte le attività tipiche e di frontiera della nostra professione”.
I servizi oggetto della procedura rientrano in 13 macro-categorie: informatica, finanza aziendale, internazionalizzazione, amministrazione e controllo delle imprese, revisione, crisi d’impresa, editoria specializzata, formazione, servizi connessi alle esecuzioni immobiliari, risk management, utilities ed efficienza energetica, facility management (anche nel settore immobiliare), risparmio gestito e wealth management. La maggior parte delle aree concerne attività caratteristiche dei commercialisti, mentre le ultime tre sono completamente innovative. Rispetto al settore relativo all’informatica, si terrà anche la procedura per l’individuazione del servizio di software per la contabilità e la gestione degli adempimenti fiscali per la categoria.
“Si tratta davvero di un grande risultato – commenta il segretario del Consiglio nazionale, Achille Coppola –. Nella lista di coloro che hanno manifestato interesse a partecipare alla procedura di dialogo competitivo figurano, infatti, operatori economici molto importanti. È la prima volta che un Ordine professionale intende realizzare un progetto di tale portata, un progetto che tenta di modernizzare un sistema, quello degli Ordini professionali, più volte criticato per la mancata volontà di volersi rinnovare. I 120mila commercialisti italiani sono ora collegati da una rete tradizionale, rappresentata dall’Albo, ma aspirano a far parte di una rete in senso moderno, una rete telematica che condivida contenuti e servizi. L’esigenza di trovare collegamenti è particolarmente sentita nell’attività tipica del commercialista, quella della consulenza contabile, fiscale e societaria, sia per ottimizzare i costi di gestione, sia per offrire una più ampia gamma di prestazioni, superando il limite dimensionale poiché il cliente potrà rivolgersi a qualsiasi studio professionale indipendentemente dal luogo dove dovrà essere fornito il servizio”.
Giornalista professionista, addetta stampa del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili, redattrice di Press Magazine
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