Con determina della Ragioneria Generale dello Stato del 23 marzo 2023 è stato adottato il “Codice dei principi di deontologia professionale, riservatezza e segreto professionale, nonché di indipendenza e obiettività dei soggetti abilitati all’esercizio dell’attività di revisione legale dei conti”, anche denominato “Codice Italiano di Etica e Indipendenza”, elaborato ai sensi degli artt. 9, comma 1, 9-bis, comma 2 e 10, comma 12, del Decreto Legislativo 27 gennaio 2010 n. 39.

A comunicarlo agli Ordini territoriali dei commercialisti è il Consiglio nazionale della categoria con l’informativa n. 47/2023. Il nuovo Codice entra in vigore per le revisioni contabili dei bilanci relativi ai periodi amministrativi che iniziano dal 1° gennaio 2023 salvo, in via di prima applicazione, un periodo transitorio di sei mesi entro il quale il revisore legale individua e valuta eventuali situazioni rilevanti ai fini del medesimo Codice e le gestisce in conformità allo stesso.

Il Codice è frutto del lavoro di un tavolo congiunto al quale partecipano Consiglio nazionale dei commercialisti, Assirevi, INRL, Consob e MEF. Il documento si compone della determina di adozione del Ragioniere generale dello Stato, di una introduzione, di un glossario e del corpo dei principi.

Esso sostituisce il precedente Codice etico dei revisori legali adottato con determina della Ragioneria Generale dello Stato nel 2018 e in vigore dal 2019, integrandolo, tra l’altro, con i principi di indipendenza ed obiettività che nel previgente Codice non trovavano trattazione. La vera novità è proprio la sezione sull’indipendenza la cui disciplina era prima demandata alle sole regole contenute nell’art 17 del D.lgs. n. 39/2010.

Ad essere stato invece completamente rinnovato è lo standard internazionale utilizzato come punto di riferimento, che attualmente corrisponde alla versione 2018 del codice IESBA, mentre nella precedente edizione del codice italiano il punto di riferimento era la versione del 2012. La riscrittura ha inoltre portato ad una diversa articolazione del testo, che è ora suddiviso in “regole” e “linee guida”, secondo una convenzione già in uso da diversi anni per i principi di revisione.

Nei prossimi mesi il Consiglio nazionale realizzerà iniziative divulgative e di approfondimento per favorire la conoscenza e la comprensione delle tematiche trattate dal nuovo Codice.

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