Nel mese di novembre 2015 sono state diffuse le linee guida del Masterplan per il Mezziogiorno, dalle quali emerge che sono disponibili per progetti di sviluppo, innovazione e sostenibilità delle Città Metropolitane e delle imprese del Mezzogiorno italiano quasi 95 miliardi di euro (FESR e FSE 2014-2020, Fondo Sviluppo e Coesione, fondi regionali).
Il Governo istituisce e guida la Cabina di Regia Stato-Regioni del Fondo Sviluppo e Coesione, che dovrà allocare le risorse in modo da massimizzare le sinergie con i Fondi strutturali allocati sui Programmi operativi nazionali e regionali.
La Cabina di Regia si avvarrà del Dipartimento per le politiche di coesione e dell’Agenzia per la coesione territoriale, nonché di Invitalia e dei suoi strumenti di intervento.

I PATTI PER IL SUD
Il Governo si è attivato per costruire 16 Patti per il Sud, uno per ognuna delle 8 Regioni (Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Puglia, Calabria, Sicilia, Sardegna) e uno per ognuna delle 8 Città Metropolitane (Napoli, Bari, Taranto, Reggio Calabria, Messina, Catania, Palermo, Cagliari). L’obiettivo è proprio quello di definire per ognuna di esse gli interventi prioritari e trainanti, le azioni da intraprendere per attuarli e gli ostacoli da rimuovere, la tempistica, le reciproche responsabilità.
Ognuno dei Patti si struttura in quattro capitoli:
1. la visione che la Regione o la Città ha del proprio futuro e che condivide col Governo (aree di industrializzazione o reindustrializzazione, bonifiche e tutela ambientale, agricoltura e industria agroalimentare, turismo e attrattori culturali, servizi e logistica, infrastrutture e servizi di pubblica utilità);

  1. ricognizione degli strumenti e delle risorse a disposizione (interazione tra PON e POR, intervento centrale col Fondo Sviluppo e Coesione, Accordi di Programma tra le istituzioni coinvolte e Contratti di Sviluppo con le imprese del territorio, altri strumenti a disposizione di Invitalia);
  2. gli interventi prioritari perché rappresentativi della nuova direzione di marcia che si vuole imprimere alla Regione o alla Città e della potenzialità nell’attrazione di capitali privati nonché della tempistica di realizzazione (Governo e amministrazioni regionali e locali si impegnano qui su tempi e azioni da mettere in campo per realizzare gli interventi indicati e rimuovere gli ostacoli che potranno insorgere);
  3. Governance del processo, snellimenti amministrativi, definizione delle reciproche responsabilità, individuazione di un responsabile chiaro dell’esecuzione del Piano.

L’obiettivo del Governo era quello di sottoscrivere i Patti per il Sud entro fine dicembre 2015 in modo che il Masterplan fosse operativo dal 1 gennaio 2016.
Tuttavia ad oggi quasi tutte le amministrazioni regionali e locali interessate dal Masterplan sono ancora alle prese con l’individuazione degli interventi da inserire nei propri Patti, mentre quelli già approvati dalle rispettive giunte devono ancora passare al vaglio definitivo di Palazzo Chigi.
Dicembre 2015 è stato il mese degli incontri tra il Governo centrale e i Presidenti delle varie regioni interessate, a seguito dei quali l’elaborazione dei “Patti per il Sud” relativi alle Regioni ha fatto registrare un importante ulteriore passo avanti.
Nel corso dei suddetti confronti avvenuti a Palazzo Chigi con il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Claudio De Vincenti, sono stati definiti nei dettagli i contenuti dei Patti, ovvero gli interventi prioritari (non solo infrastrutturali) da realizzare per dare robustezza al rilancio produttivo ed occupazionale delle singole regioni.
Conclusi gli incontri dedicati ai Patti con le Regioni, il Governo si è concentrato sulla messa a punto di quelli con le Città Metropolitane.
Di seguito si illustra una panoramica generale sulla situazione attuale dello stato di definizione dei principali patti per il Sud, con particolare riferimento a quelli previsti per le Regioni.
Da quanto di seguito evidenziato, emerge che ad oggi soltanto Abruzzo e Sicilia hanno deliberato le misure specifiche e i settori di intervento del Masterplan, da sottoporre al definitivo vaglio ministeriale, mentre risultano ancora in via di definizione i contenuti dei patti relativi alle restanti Regioni e alle Città Metropolitane.

Masterplan Abruzzo
La Giunta regionale in data 22 dicembre 2015 ha approvato il “Masterplan Abruzzo-Patto per il Sud”, che sarà sottoscritto a Palazzo Chigi entro la fine del mese di gennaio 2016.
Sono previsti n. 24 interventi per il settore Infrastrutture, n. 12 per il settore Ambiente, n. 5 per Sviluppo Economico e Produttivo, n.12 per il settore Turismo e Cultura per un totale di € 753.100.000,00 (FSC programmato 2014-2020).
L’obiettivo è la realizzazione o ristrutturazione di infrastrutture e la promozione di una politica di sviluppo eco-compatibile ed eco-sostenibile in favore dell’ambiente e dei territori.

Masterplan Sicilia
Il 29 dicembre 2015 la giunta della Regione Sicilia con deliberazione n. 344 ha approvato in via definitiva il documento denominato Patto per il Sud 2015, passato al vaglio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, dopo il negoziato politico instaurato nei mesi scorsi, nel quale sono stati fissati gli interventi da porre in essere e le rispettive dotazioni finanziarie.
Il documento contiene l’elenco di interventi in materia di ambiente, infrastrutture, sviluppo economico e produttivo, turismo e cultura, welfare e legalità che porteranno nell’Isola siciliana investimenti pari complessivamente a 2 miliardi e mezzo di euro nei prossimi anni.
Il 45% delle risorse, 911 milioni circa, è stato destinato all’ambiente (coste, dissesto, rifiuti, torrenti) seguito da interventi in materia di infrastrutture e viabilità (41% del totale, pari a poco più di 833mila euro).
La Sicilia è interessata altresì dai piani relativi alle Città metropolitane coinvolte in specifiche aree di intervento (Palermo, Catania e Messina). Con riferimento a quest’ultima città, sono già emerse alcune linee di indirizzo di seguito esplicitate:

Masterplan Messina
A fine dicembre sono stati trasmessi al sottosegretario Claudio De Vincenti i progetti messinesi legati al programma Masterplan.
Il vicesindaco Guido Signorino ha illustrato i piani della città, i sindaci della Città Metropolitana hanno attivato un sistema di concertazione di livello comprensoriale articolato per le seguenti zone: Nebrodi, Tirreno-Barcellona, Tirreno-Milazzo, Jonio, Messina.
Gli interventi sull’asse “Infrastrutture” prevedono: la realizzazione di un sistema portuale-logistico in località Tremestieri-San Filippo con la realizzazione di un porto commerciale e la realizzazione di una piastra logistica dedicata allo stoccaggio e lavorazione dei prodotti, con attivazione della catena del freddo e della catena del caldo; la realizzazione di interventi per l’adeguamento e potenziamento dell’asse autostradale jonico-tirrenico e del recupero, potenziamento e messa in sicurezza della rete stradale provinciale Ionico-Tirrenica; realizzazione della strada a scorrimento veloce “Patti (A20) – San Piero Patti a Completamento dell’asse viario Patti – San Piero Patti.

Masterplan Molise
Nel mese di ottobre 2015 il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Claudio De Vincenti – nel quadro dell’elaborazione del Masterplan per il Mezzogiorno – ha incontrato a Palazzo Chigi il Presidente della Regione Molise Paolo Di Laura Frattura.
La riunione ha avuto all’ordine del giorno i contenuti del Patto per il Molise.
Si è cominciato a ragionare sulle priorità sulle quali puntare per un rilancio economico e sociale del territorio. Sono previsti ulteriori appuntamenti per una stesura definitiva del Patto.

Masterplan Basilicata
Il primo novembre si è aperto ufficialmente il dibattito sul Patto con il Governo che la Basilicata propone per il masterplan di rilancio del Sud annunciato da Renzi, in vista della discussione in Consiglio regionale.
Nella riunione del 12-01-2016 del Consiglio Regionale è stata presentata una mozione sottoscritta da alcuni Consiglieri con la quale si impegna la Giunta Regionale a valutare la possibilità di inserire nel Masterplan per il Sud – Patto per la Basilicata parte delle infrastrutture strategiche necessarie alla Basilicata ed alla città di Matera.
L’amministrazione è anche qui ancora alle prese con l’individuazione degli interventi prioritari da inserire nel documento definitivo.

Masterplan Sardegna
I primi incontri a Palazzo Ghigi sul Patto per la Sardegna sono avvenuti nel mese di settembre 2015. Ne hanno parlato il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Claudio De Vincenti e il Presidente della Regione Francesco Pigliaru.
In vista della stesura del Masterplan per il Mezzogiorno, c’è stato un esame preliminare delle priorità da affrontare per accompagnare l’isola sarda nel percorso di rilancio produttivo e occupazionale, a cominciare dagli interventi sui problemi legati all’insularità.
L’incontro si è concluso con l’impegno di arrivare ad una messa a punto definitiva del Patto in tempi brevi.

Masterpan Puglia
Perplessità sulla dotazione finanziaria del Patto tra Puglia e governo nell’ambito del masterplan per il Sud sono state evidenziate da Michele Emiliano, governatore della Regione, dopo l’incontro a palazzo Chigi con il sottosegretario Claudio De Vincenti.
Quanto alla parte che riguarda i progetti, il governatore ha elencato le opere che dovrebbero riguardare la Puglia: la metropolitana di superficie per la provincia di Lecce, una linea adriatica, il rafforzamento della Napoli-Bari. Un’intesa è stata raggiunta anche circa la necessità di intervenire sulla gestione delle acque del Sud, facendo dell’acquedotto pugliese il riferimento di tutto il Meridione. Infine sono previsti investimenti relativi alle infrastrutture immateriali: la capacità di agire in modo congiunto nella lotta alla mafia e nelle infrastrutture per la sicurezza.

Masterplan Calabria
A fine dicembre 2015, il Presidente della Giunta regionale, Mario Oliverio ha presentato al Consiglio Regionale il “Patto per la Calabria”, strumento attraverso il quale si apre un percorso condiviso tra il Governo e la regione Calabria, all’interno del Masterplan, per affrontare il tema dello sviluppo.
Il sud e la Calabria in particolare per la sua posizione logistica e per le infrastrutture già presenti nel territorio – come il porto di Gioia Tauro – è strategica e dovrà rappresentare un valore aggiunto per lo sviluppo del Paese. L’obiettivo per la Calabria è quello di superare una politica di mero assistenzialismo, attraverso l’azione di Governo, potenziando quella della produttività e progettualità.
La compatibilità, la fattibilità, la misurazione, l’efficienza degli interventi sono gli elementi su cui si fonda il patto per la Calabria. Le priorità: 1) interventi di connessione infrastrutturale con il resto dell’Italia e gli altri paesi (completamento Salerno-Reggio Calabria; messa in sicurezza SS106; alta velocità); 2) Messa in sicurezza del territorio attraverso un progetto “Calabria sicura”; 3) interventi di attrazione turistico-culturale; 4) interventi per infrastrutture sanitarie; 5) interventi per il contrasto alla povertà, l’inclusione sociale ed il lavoro. La Regione ha effettuato un controllo puntuale, che ha visti coinvolti tutti i dipartimenti, sullo stato della progettazione e delle diverse azioni; sulla situazione delle infrastrutture; sulla viabilità; sulle fonti energetiche, idriche e sistemi tecnologici; sui siti culturali. Il masterplan ha il connotato di uno strumento negoziale che presuppone l’individuazione di un percorso condiviso non unilaterale.

Masterplan Campania
Con l’incontro a Palazzo Chigi tra il Sottosegretario Claudio De Vincenti e il Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, è iniziato il confronto sull’elaborazione – nel quadro della definizione del cosiddetto Masterplan per il Sud – del Patto per la Campania.
Con il confronto Governo-Regione sul Patto per la Campania chiamato a definire gli obiettivi di sviluppo del territorio, si punta ad individuare in particolare alcuni punti di rilievo per il futuro della Regione in materia ambientale e infrastrutturale; nessun ulteriore elemento specifico, all’attualità, è stato definito al riguardo, almeno da quanto emerge dalla consultazione della documentazione resa pubblica anche mediante pubblicazione sul sito internet della Regione.

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