Viterbo è la città della macchina di Santa Rosa che l’Unesco ha riconosciuto come patrimonio immateriale dell’umanità nell’ambito della Rete delle grandi macchine a spalla. Fiore del cielo (macchina dal 2009 al 2013) è stata esposta ad Expo, nell’ambito della mostra Il Tesoro d’Italia che, curata da Vittorio Sgarbi, ha raccolto 350 opere scovate in tutte le regioni italiane. Questa operazione di marketing turistico da lei fortemente voluta porterà più visitatori?
Il Lazio è stata l’unica regione, oltre alla Lombardia, ad avere avuto uno spazio permanente per l’intera durata di Expo. Una vetrina che ha consentito al nostro territorio di essere conosciuto ed apprezzato da milioni di persone provenienti da tutto il mondo. La Macchina di Santa Rosa, simbolo della tradizione della Città dei Papi ma anche del Lazio, ha riscosso grande successo sia in termini di visitatori, grazie alla collocazione strategica del padiglione Eataly, sia in termini mediatici. Nei mesi passati, la Macchina di Santa Rosa è stata protagonista di un ampio servizio di Rai Radio3; ma anche il Tg5 ne ha parlato nell’ambito del servizio dedicato ad Expo insieme a testate come Repubblica e Il Messaggero. Quindi sicuramente l’Expo, dopo il riconoscimento dell’Unesco, è stata una tappa importante per la promozione del nostro territorio, non solo per la Macchina di Santa Rosa ma anche per l’importante progetto di Experience Etruria, nato per creare una strada che porti le persone in Etruria. La Soprintendenza archeologia del Lazio e dell’Etruria meridionale con i Comuni di Viterbo ed Orvieto, attraverso un accordo di valorizzazione promosso dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, hanno unito le proprie forze creando quattro itinerari tra Lazio, Umbria e Toscana sulle tracce degli Etruschi e dei loro segreti. Inoltre abbiamo realizzato un film di animazione in 3D, in collaborazione con il Cineca, che racconta nelle città d’Etruria le meraviglie dei percorsi sensoriali attraverso Ati, la fanciulla etrusca protagonista del cartoon. Quindi è evidente che abbiamo lanciato tanti semi per portare più visitatori nella nostra città; abbiamo fatto molto ma c’è ancora tanto da fare, anche in considerazione del Giubileo. La grande scommessa è quella di portare più visitatori ed aumentarne i giorni di permanenza nel nostro territorio approfittando delle loro gite alle terme.
Nella Tuscia, secondo il Rapporto Movimprese di Unioncamere, si è verificata una crescita delle imprese soprattutto nel settore agricolo e nel commercio. Buone notizie anche per il sistema economico che, secondo la Camera di commercio, grazie al comparto agroalimentare ha registrato nel primo semestre 2015 un aumento delle esportazioni del 16,4%, maggiore della media regionale e nazionale. L’economia riparte anche da qui?
Che quello agricolo sia uno dei settori di attività economica che ha registrato le migliori performance negli ultimi anni è ormai un fatto consolidato, che ho sempre sostenuto. L’agricoltura è un asset strategico per il paese, soprattutto per il nostro territorio a forte vocazione agricola. Il sistema delle aziende agricole è però caratterizzato soprattutto dalla presenza di realtà di piccole dimensioni. La vera sfida per il settore, dove l’amministrazione deve essere il punto di riferimento per migliorare i servizi e sfruttare al massimo le opportunità dei fondi europei, è incentivare la riconversione sostenibile delle aziende agricole favorendo il ricambio generazionale, incentivare le reti di impresa e favorire l’export delle nostre tipicità attraverso quelle aziende multifunzionali che svolgono anche trasformazione dei prodotti ed attività legate all’agricoltura, come gli agriturismi.
Qual è la situazione occupazionale a Viterbo? Il Jobs Act sta dando i suoi frutti?
Dai dati in nostro possesso l’occupazione è aumentata in nove mesi del 2,5 per cento e le micro e piccole imprese cominciano a “sentire” la ripresa. Questo è avvenuto sicuramente anche grazie all’utilizzo delle misure messe in campo dal governo per migliorare il mercato del lavoro.
Viterbo e la Tuscia possiedono un grande patrimonio storico e culturale. In che modo i commercialisti possono contribuire allo sviluppo di questo territorio?
Sono fermamente convinto che le professioni intellettuali rappresentino una ricchezza ed una risorsa per il nostro paese e, quindi, per il nostro Comune. Lo dico anche in considerazione della mia formazione, in quanto ingegnere che per un periodo ha ricoperto il ruolo di presidente dell’Ordine locale. L’alta preparazione e specializzazione dei professionisti che operano sul territorio e, nel caso specifico, dei commercialisti garantiscono una conoscenza capillare delle realtà economiche presenti ed il corretto sviluppo della vita amministrativa delle imprese per accompagnarle nei cambiamenti richiesti dal mercato. A conferma di quanto detto, nella mia amministrazione l’attuale assessore allo Sviluppo economico è una commercialista.
La consulta delle professioni della Camera di commercio di Viterbo sta proponendo gratuitamente alle amministrazioni locali uno studio di fattibilità per la realizzazione di una pista ciclabile intorno al lago di Bolsena. Un progetto ambizioso che porterebbe, anche in termini di turismo, un contributo enorme per il territorio. Che ne pensa?
Il progetto di cui parla e che conosco è sicuramente una grande opportunità per il territorio e non solo per i Comuni che si affacciano direttamente sul lago. Mi sembra che da parte dei consiglieri regionali ci sia stato subito un forte interessamento per arrivare alla realizzazione della pista e, da parte nostra, faremo tutto quello che potrà essere utile. La realizzazione di una pista ciclabile intorno al lago di Bolsena significa attrarre nuove forme di turismo non solo dall’Italia ma da tutta l’Europa.

Giornalista professionista, addetta stampa del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili, redattrice di Press Magazine
CNDCEC
Riconoscimento economico per le attività telematicheLo chiede il presidente dei commercialisti di Viterbo, Marco Santoni, per le operazioni effettuate dalla categoria per conto dello Stato poiché rappresenterebbero un’importante fonte iniziale di reddito per i giovani iscritti