Secondo le previsioni economiche intermedie di estate 2021, la ripresa dell’economia europea sarà più rapida di quanto atteso. Se ne parla nella nuova informativa periodica del Consiglio e della Fondazione nazionali dei commercialisti “Covid-19: International update n. 13/2021“, nell’ambito dell’area di delega Attività internazionale del consigliere Alessandro Solidoro, che analizza le misure economiche adottate in ambito europeo ed internazionale per contrastare la pandemia.
Nel primo trimestre dell’anno, infatti, l’attività economica ha superato le aspettative e il miglioramento della situazione sanitaria ha determinato, nel secondo trimestre, un allentamento più rapido delle restrizioni per il controllo della pandemia.
La Commissione europea ha presentato una nuova norma europea per le obbligazioni verdi e una nuova strategia comune per la finanza sostenibile che definisce alcune iniziative per affrontare i cambiamenti climatici e le altre sfide ambientali, aumentando nel contempo gli investimenti, e l’inclusione delle piccole e medie imprese, nella transizione dell’UE verso un’economia sostenibile.
Nei giorni scorsi la Commissione europea ha anche pubblicato le Raccomandazioni di riforma aggiornate per la regolamentazione dei servizi professionali alle imprese, inclusi i servizi contabili, che riguardano le norme nazionali che disciplinano l’accesso a tali professioni e il loro esercizio, aspetti spesso identificati tra gli ostacoli più costanti per le imprese nel mercato unico.
Dopo la prima emissione arrivata a metà giugno, la Commissione ha inoltre completato con successo la seconda e la terza emissione di bond per un totale di 25 miliardi di euro, destinati a coprire il fabbisogno di finanziamento per il Next Generation EU e sostenere la ripresa dell’Europa. Sono quindi 45 i miliardi raccolti finora dall’esecutivo UE, il cui obiettivo è raggiungere gli 80 miliardi entro l’anno.
Il nuovo Rapporto OCSE su PMI e imprenditorialità esamina infine le misure adottate a sostegno delle piccole e medie imprese, analizza gli effetti a lungo termine della crisi ed evidenzia come i Paesi possono creare le condizioni per una ripresa più verde, sostenibile e inclusiva. La pandemia e le sue conseguenze hanno infatti rafforzato la resilienza delle PMI e creato nuove opportunità, attraverso le trasformazioni delle catene di valore globali, il rafforzamento di ecosistemi aziendali locali e la promozione verso la transizione verde e digitale.
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