I Comitati pari opportunità (Cpo) degli Ordini dei dottori commercialisti e degli esperti contabili si dicono “vicini al popolo iraniano” e esprimono la “piena solidarietà a chi si oppone alla soppressione dei diritti civili dell’individuo”. In un comunicato stampa al quale aderisce anche il Consiglio nazionale della categoria, i Cpo scrivono “ci uniamo al dolore per la perdita delle giovane Mahsa Amini, 22 anni, e Hadis Najafi, 20 anni, e di tutte le altre donne senza volto e senza nome massacrate dalla cosiddetta “polizia morale” di Teheran e sosteniamo senza indugio la protesta delle donne e degli uomini iraniani contro l’ingiustizia quotidiana a cui ogni donna in Iran (e non solo) è soggetta, in una nazione in cui si può morire per un capello fuori posto”.

La nota prosegue auspicando “l’intervento delle Organizzazioni Internazionali contro la violenza della legge iraniana”, e chiedendo “con urgenza un intervento a difesa dei diritti umani laddove sono quotidianamente violati”.

“Libertà, pari opportunità e sicurezza”, affermano, “sono sinonimo di civiltà, e noi Cpo degli Ordini dei Dottori Commercialisti e degli Esperti contabili italiani, da sempre al servizio delle pari opportunità e delle perequazioni delle diseguaglianze, non possiamo che essere solidali con chi con forza e coraggio combatte in prima linea laddove questi diritti fondamentali non sono assicurati”.

“La nostra azione nella sensibilizzazione alla tragedia umanitaria c’è, e si sta attuando in tutti i territori organizzando manifestazioni a vario titolo, e partecipando ove invitati per portare la nostra solidarietà e consapevolezza che sempre e solo l’unione fa la forza”, conclude la nota.

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