Un incremento del valore della produzione del 17,6% e dei ricavi del 21,5% ha caratterizzato il 2023 secondo i dati dei bilanci di quasi 80 mila società di capitali. L’aumento dei ricavi è stato particolarmente vivace al Sud dove il tasso di crescita ha raggiunto il 27,2%, mentre è stato meno brillante nel Nord-est che ha fatto segnare +17,9%. Sono questi i dati principali del focus Costruzioni dell’Osservatorio sui Bilanci delle società di capitali realizzato dal Consiglio e dalla Fondazione Nazionale di Ricerca dei Commercialisti.

Scorrendo i dati dell’Osservatorio, si nota una crescita dei ricavi molto sostenuta nelle regioni meridionali e, in modo particolare, in Basilicata (+45,4%) e in Campania (+34,3%). Se, invece, osserviamo i singoli comparti produttivi del settore, tra quelli più dinamici, in termini di crescita dei ricavi, troviamo le Costruzioni di edifici residenziali e non residenziali con il 27,4%, mentre il comparto dell’Installazione di impianti elettrici e idraulici fa segnare la crescita dei ricavi più bassa +16,7%, comunque elevata e significativa.

Per quanto riguarda gli indici di bilancio, la quota di società in utile è salita leggermente passando dall’89,4 all’89,8%, mentre gli indici di redditività sono saliti in maniera più significativa. In particolare, il Roi ha raggiunto il 22,5% (16,6% nel 2022) e il Roe il 20,8% (15,9% nel 2022).

l focus presenta anche un’appendice statistica con dati di dettaglio per classe di fatturato, regione e comparto produttivo dove sono presenti anche alcuni indici di bilancio relativi alla liquidità aziendale e all’indebitamento oltre a quelli di redditività.

Le società analizzate sono solo quelle che presentano nel 2023 ricavi superiori a 100 mila euro e non superiore a un miliardo di euro. Secondo le definizioni adottate nel Focus, il 91,4% sono “microimprese”, cioè società che presentano ricavi tra 100 mila e 5 milioni di euro, con una quota aggregata di ricavi pari al 39,2%. Il 7%, cioè 5.567 società, sono piccole imprese (ricavi compresi tra 5 e 50 milioni di euro) con una quota di ricavi aggregati pari a 25,8%, l’1,1%, cioè 894 società, sono medie imprese (ricavi compresi tra 20 e 50 milioni di euro) con una quota di ricavi aggregati pari al 14% e lo 0,4%, cioè 341 società, sono grandi imprese (ricavi compresi tra 50 milioni e un miliardo) con una quota aggregata di ricavi pari al 21%.

Una nota finale importante per la lettura dei dati riguarda il diverso andamento dei ricavi rispetto al valore della produzione dovuto, come riportato nel Focus, al decremento della voce “Variazione lavori” e della voce “Variazione delle rimanenze prodotti pari a circa 5 miliardi nel 2022 e meno 786 milioni nel 2023.

 

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