Cara collega, caro collega,
quello che sta per concludersi è stato un anno di luci e ombre. Se da un lato siamo finalmente usciti dall’emergenza pandemica, dall’altro abbiamo dovuto fare i conti sia con gli effetti negativi che ancora essa produce sul piano economico, sia con le difficoltà derivanti dal conflitto russo-ucraino. Viviamo dunque mesi di ripartenza, ma anche di timori per una fase recessiva e inflazionistica che sta già impattando sulle economie mondiali. Noi Commercialisti, costantemente al fianco delle imprese, delle istituzioni e dei cittadini, di questa realtà siamo pienamente consapevoli: è il fronte sul quale siamo tutti i giorni impegnati. Un contesto nel quale la nostra voce – fatta di competenze specialistiche e di esperienza sul campo – deve farsi sentire sempre più forte, per fornire il suo contributo di idee, proposte e soluzioni al Paese. È proprio questo, del resto, l’obiettivo che guida e ispira l’azione del Consiglio Nazionale: riportare la nostra professione al centro del dibattito economico e fiscale, riconquistare il protagonismo perduto nel corso degli anni, riaffermarne la funzione nazionale e internazionale.
Dopo i primi sei mesi di lavoro della squadra del nuovo Consiglio Nazionale, credo si possa dire che siamo sulla strada giusta. Il nostro impegno quotidiano per un ascolto non più occasionale ma strutturato e solido da parte dei nostri interlocutori istituzionali è ormai un dato di fatto. Le nostre interlocuzioni con Esecutivo, Parlamento, Agenzia delle Entrate sono costanti e già fruttuose. La nuova compagine governativa ha al suo interno diversi colleghi con i quali si è già avviato un dialogo grazie al quale è più facile rappresentare le nostre istanze in un’ottica di interesse nazionale e non meramente categoriale.
Siamo al lavoro per affermare nostre proposte su una riforma fiscale organica, che ci auguriamo possa finalmente vedere la luce in questa legislatura; sulla riduzione e razionalizzazione degli adempimenti fiscali e su un nuovo calendario delle scadenze; sulla crisi d’impresa; sulla giustizia tributaria; sulla sostenibilità e su tanto altro ancora. Mentre, sul fronte interno, ci siamo impegnati a riformare il nostro ordinamento professionale, per renderlo più aderente ad una professione che sempre più dovrà adattarsi ad un contesto in costante e tumultuoso cambiamento, imparando a valorizzare logiche specialistiche e aggregative.
Sono azioni, queste, che il Consiglio Nazionale porta avanti senza mai perdere di vista l’obiettivo di una riduzione reale delle distanze tra centro e territori. Una delle nostre parole d’ordine è “ascolto”: per questo abbiamo dato vita ad un’iniziativa che abbiamo voluto chiamare “Incontriamoci”, che ci porterà nei prossimi mesi e anni ad incontrare proprio sui territori i quadri dirigenti della categoria, per raccoglierne idee e proposte e anche doglianze.
E allora, nella convinzione che il prossimo sarà un anno ancor più fruttuoso in termini di risultati concreti, auguro a tutti voi e ai vostri cari, anche a nome dell’intero Consiglio Nazionale, un 2023 ricco di soddisfazioni e opportunità che ripaghino tutti gli sforzi che l’esercizio della nostra professione ci impone.
Un caro saluto.
Elbano de Nuccio
(Presidente del Consiglio nazionale dei Dottori commercialisti e degli Esperti contabili)

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