Il presidente Elbano de Nuccio e il ministro Adolfo Urso
L’importanza dell’impatto del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza sul tessuto economico e produttivo italiano, i risultati conseguiti dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, le nuove possibilità di investimento a seguito della recente revisione del programma. Questi i temi al centro dell’evento che si è tenuto a Palazzo Piacentini dal titolo “Innovazione, Sostenibilità e Made in Italy: quali opportunità per i territori offerte dal PNRR”, organizzato dal Dipartimento Mercato e Tutela del Mimit, in collaborazione con l’Unità di Missione PNRR e il Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili (CNDCEC).
All’incontro, presieduto del Ministro Adolfo Urso, ha partecipato il presidente del CNDCEC, Elbano de Nuccio. È stata l’occasione per tracciare un bilancio e illustrare gli esiti dell’applicazione del Piano, fornendo al tempo stesso un aggiornamento sulle iniziative Net Zero Technologies e in materia di batterie elettriche, autoproduzione da Fonti Energia Rinnovabile e Transizione 5.0, iniziativa strategica volta a rendere il sistema produttivo nazionale maggiormente innovativo, digitale e sostenibile.
Gli interventi si sono, infatti, concentrati su tre direttrici strategiche indispensabili per rafforzare la competitività delle imprese italiane in un contesto economico in continua evoluzione: la transizione tecnologica dei processi industriali, fondamentale per ottimizzare i costi e migliorare l’efficienza operativa; la transizione green, spinta dallo sviluppo di tecnologie innovative e modelli produttivi ispirati ai principi dell’economia circolare; e la formazione professionale, essenziale per adeguare le competenze alle trasformazioni in atto.
“Grazie alle misure del Pnrr abbiamo già raggiunto risultati molto significativi per lo sviluppo produttivo del nostro territorio: il Mimit, nell’utilizzo delle risorse, è un caso virtuoso. Nell’ambito del programma stiamo lavorando all’attuazione di 16 misure di cui due riforme essenziali quali la riforma della proprietà industriale e quella del sistema degli incentivi alle imprese. Con il piano Transizione 4.0 e 5.0 stiamo inoltre stimolando gli investimenti in digitalizzazione, sostenibilità e formazione. Nell’attuazione del Piano la competenza dei dottori commercialisti ed esperti contabili svolge un ruolo fondamentale nell’utilizzo degli strumenti di sostegno alle imprese e nello sviluppo del Sistema Italia”, ha dichiarato il ministro Urso.
“Perché si possano generare i fondamenti di un’economia solida e di crescita del territorio – ha sostenuto de Nuccio – occorre che le risorse messe a disposizione rappresentino sempre meno una spesa e sempre più un investimento, che non esaurisca la sua utilità nel breve periodo, ma che riesca a garantire un effetto leva positivo sul contesto di riferimento: sul PIL, certo, ma anche sull’occupazione, sull’innovazione, sulla tutela ambientale e sullo sviluppo sociale nel medio-lungo periodo”.
“I commercialisti – ha aggiunto – possono costituire un fattore importante in questa prospettiva. Le nostre competenze possono essere messe a disposizione del Paese nella realizzazione degli ambiziosi obiettivi che ci siamo dati, al fine di affrontare la sfida dell’utilizzo dei fondi in un’ottica quantitativa e, soprattutto, qualitativa, verificando gli effetti degli investimenti dal punto di vista del ritorno economico-finanziario (per le imprese) e degli impatti ambientali e sociali (per gli enti pubblici, per il contesto territoriale di riferimento, per la società nel suo complesso)”.
Nel sottolineare l’importanza della interlocuzione costante tra Mimit e Consiglio nazionale ha affermato che “la creazione di una cabina di regia tra le nostre due realtà rafforzerebbe la collaborazione già in essere e favorirebbe ulteriormente il confronto sulle norme e sulle strategie da attuare per garantire il successo del PNNR a tra anni dal suo avvio”.
Ulteriori focus tematici sono stati il ruolo svolto dal PNRR nel generare esternalità positive – funzionale non solo al rilancio economico delle imprese, ma anche al rafforzamento della coesione territoriale – e la necessità di una comunicazione capillare volta a valorizzare le opportunità offerte dal Piano, garantendo il coinvolgimento attivo delle realtà produttive locali e dei professionisti del settore. A riguardo è stato valorizzato, nel corso dell’incontro, il ruolo dei commercialisti, figure che attraverso il monitoraggio e la validazione dei progetti legati al PNRR, garantiscono un corretto ed efficiente utilizzo e impiego delle risorse.
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