Sono stati 123, su 131 totali, i rappresentanti degli Ordini territoriali dei dottori commercialisti e degli esperti contabili che il 4 luglio hanno partecipato alla prima Assemblea dei presidenti della consiliatura di Elbano de Nuccio. Nello specifico, 107 presidenti e 16 delegati tra vicepresidenti, consiglieri e segretari. Sono intervenuti anche i presidenti delle due Casse di previdenza della categoria e i rappresentanti delle associazioni sindacali, che nei giorni scorsi si erano già confrontati con i rappresentanti del Consiglio nazionale.

Sul palco, oltre al presidente de Nuccio, erano presenti il vicepresidente Michele de Tavonatti, il segretario Gabriella Viggiano e il tesoriere Salvatore Regalbuto.

Dopo la relazione del presidente de Nuccio e l’illustrazione del bilancio preventivo 2022 – approvato all’unanimità dai presidenti – e consuntivo 2021 da parte del tesoriere del Consiglio nazionale, Salvatore Regalbuto, i rappresentanti del CNDCEC si sono confrontati con i rappresentanti locali su alcune delle tematiche di maggiore rilevanza per la categoria: futuro della professione, procedure amministrative, rapporti con l’Agenzia delle Entrate, SAF (Scuole di Alta Formazione) e specializzazioni, accorpamento dei tribunali.

Giovanni Bosticco, presidente dell’Ordine Asti, ha chiesto al Consiglio nazionale di intervenire sulla proposta di legge che prevede un’ulteriore riorganizzazione degli uffici giudiziari. “Il nostro territorio – ha sottolineato Bosticco – ha già subito la soppressione del tribunale di Alba, accorpato ad Asti, e si paventa l’ulteriore accorpamento del tribunale di Asti ad Alessandria. La nostra categoria deve avere voce in capitolo ed opporsi fermamente ad un depauperamento dei servizi ai cittadini ed ai professionisti”. A questo proposito, si è svolto un incontro al Ministero della Giustizia nel corso del quale i commercialisti hanno chiesto una riflessione sulla chiusura dei tribunali minori. Inoltre, al fine di recepire il più rapidamente possibile le istanze degli Ordini locali, il presidente de Nuccio ha assicurato un potenziamento dell’attività di supporto da parte del Consiglio nazionale attraverso l’istituzione di un canale dedicato che, con tempestività, fornirà riscontro alle loro istanze. Soprattutto, sono in programma l’ufficializzazione e la formalizzazione dei Coordinamenti regionali e l’istituzione di una cabina di regia tra coordinatori regionali e Consiglio nazionale.

Rispetto alle SAF, il presidente dell’Ordine di Palermo, Nicolò La Barbera, ha chiesto unitarietà a livello nazionale sulle Scuole che, per il presidente de Nuccio, rappresentano “risorse preziose che si inseriscono nel processo di specializzazione dei commercialisti italiani”. Da questo punto di vista, de Nuccio ha sottolineato che “le SAF saranno oggetto di una riorganizzazione garantendo, nel rispetto dell’autonomia di ogni struttura territoriale, una maggiore uniformità di gestione”. Inoltre, il progetto che riguarda le specializzazioni verrà ridefinito per superare le criticità emerse nella prima fase di avvio anche “attraverso una fattiva interlocuzione con il MIUR che porti all’implementazione di processi utili di riconoscimento delle SAF dei commercialisti da parte del Ministero e all’inclusione della categoria nella direzione scientifica dei corsi di laurea e master realizzati dalle università”.

Diversi presidenti hanno invece chiesto al Consiglio nazionale di intervenire con iniziative concrete a favore degli Ordini locali anche attraverso una uniformità delle procedure amministrative. Carmen Salvia, la presidente dell’Ordine di Potenza, ha chiesto di investire su progetti a favore degli Ordini locali; Angelo Vaccaro, presidente dell’Ordine di Pistoia e coordinatore della Conferenza degli Ordini della Toscana, ha sollevato il tema della omogeneità delle procedure amministrative mentre Stefano Tedeschi, presidente dell’Ordine di Viterbo, ha chiesto un’attenzione particolare agli Ordini più piccoli. Infine, Gaetano Ambrogio, presidente dell’Ordine di Siracusa e coordinatore della Conferenza degli Ordini della Sicilia, ha elencato una serie di proposte di riqualificazione nella gestione informatica e digitale degli Ordini locali tra cui protocollo, contabilità, formazione, tirocinio, albo, privacy e sicurezza.

Il presidente de Nuccio ha garantito un miglioramento dei servizi agli Ordini territoriali, veri collettori delle esigenze degli iscritti nell’ottica di rafforzamento della collaborazione con il Consiglio nazionale. “A tal fine verrà anche istituita una commissione di studio a livello nazionale composta da iscritti individuati dagli Ordini per promuovere il dialogo sulla normativa vigente e avanzare proposte”. De Nuccio ha annunciato una integrazione tra Ordini locali per realizzare gestioni associate di servizi e favorire standard uniformi sul territorio. Il Consiglio nazionale programmerà iniziative mirate nonché la gestione centralizzata di alcuni servizi – per esempio sui temi della privacy e dell’anticorruzione – per ridurre gli oneri amministrativi. Inoltre, una integrazione e diffusione delle attività svolte dai singoli Ordini sono previste per favorirne la fruizione anche da parte di altri Ordini per lo sviluppo di operatività in rete, webinar, gestione associata di servizi e funzioni. Per quanto concerne il tema specifico della formazione, invece, il Consiglio nazionale metterà a disposizione degli Ordini di più ridotte dimensioni delle attività realizzate da terzi con possibilità di customizzazione e azzeramento dei costi. A breve partirà anche un progetto di digitalizzazione che investirà tutti gli Ordini locali, caratterizzato da un software che omogeneizzerà, tra l’altro, il bilancio degli organismi territoriali della categoria.

Giuseppe Irrera, presidente dell’Ordine di Crotone, ha sottolineato le problematiche inerenti alle attività di assistenza fiscale da parte del cosiddetto “commercialista di base” a favore delle imprese. Salvatore Virgillito, presidente dell’Ordine di Catania, ha sollecitato “tavoli di confronto sistematici con le istituzioni per la risoluzione delle problematiche che investono quotidianamente i colleghi e sfoltire la burocrazia”. Entrando più nel dettaglio, Francesco Vizzarro, presidente dell’Ordine di Taranto, ha chiesto un canale telematico e in presenza riservato ai commercialisti da parte dell’Agenzia delle Entrate per favorire le modalità operative dei professionisti contabili nel rapporto fisco-contribuente, già contemplate dal Consiglio nazionale nel programma di mandato. Maurizio Attinelli, presidente dell’Ordine di Ragusa, si è soffermato sulla spinosa questione del contenzioso tributario.

Rispetto ai tavoli di confronto con le istituzioni, nei giorni scorsi è nato un tavolo tecnico tra il Consiglio nazionale, l’Agenzia delle Entrate e il Ministero dell’Economia e delle Finanze dedicato alle problematiche correlate alla professione di commercialista. Per de Nuccio, “questo tavolo apre una nuova stagione di collaborazione istituzionale tra i soggetti direttamente coinvolti nelle problematiche fiscali con un coinvolgimento dei commercialisti già nella fase di formulazione delle norme fiscali”. Per quanto riguarda, invece, il contenzioso tributario, il Consiglio nazionale – oltre ad aver creato una delega ad hoc – è già al lavoro sia per il riconoscimento della figura del commercialista nel processo tributario sia per proporre nuovi istituti per la deflazione del contenzioso per una più immediata ed efficace definizione delle controversie.

Enrico Maria Renier, presidente dell’Ordine di Pesaro, ha sollevato il tema dello scarso appeal della professione agli occhi dei giovani e, per renderla più attrattiva, ha proposto di interagire con il MIUR, indicando percorsi didattici precisi finalizzati alla professione. La scarsa attrattività è testimoniata dai numeri del Rapporto 2022 sugli iscritti all’Albo, presentato dal presidente de Nuccio durante l’Assemblea. Gli iscritti fino a 40 anni rappresentano solo il 17,6% (-0,3% sul 2020). A far ben sperare, però, sono i dati sugli iscritti al Registro dei tirocinanti, che raggiungono quasi le 14mila unità con un aumento di oltre 1000 iscritti rispetto all’anno precedente (+ 7,9%).

Oltre a rendere più attrattiva la professione dall’esterno, il Consiglio nazionale ha in programma, insieme alla implementazione di tavoli di confronto con i giovani iscritti per accoglierne specifiche istanze e trovare soluzioni condivise per favorire lo sviluppo professionale, anche una serie di agevolazioni per la partecipazione degli under 40 e dei tirocinanti a corsi e master di alta formazione realizzati dalle SAF. Senza dimenticare la definizione di strumenti di lavoro utili a coloro che si affacciano alla professione, programmando iniziative mirate come convenzioni per banche dati, programmi di contabilità e assicurative.

 

De Nuccio: “Responsabilità e unità al centro della nostra azione”

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