CNDCEC Report agosto 2018

Corso e-learning avanzato revisione legale

È disponibile sul sito del Consiglio nazionale dei commercialisti il corso e-learning avanzato in materia di revisione legale dei conti per l’anno 2018, organizzato dal CNDCEC ed offerto gratuitamente agli iscritti all’Albo dei dottori commercialisti e degli esperti contabili e, a breve, anche agli altri soggetti iscritti nel Registro dei revisori legali, ma non all’Albo.

È possibile conoscere i dettagli sul corso ed il relativo programma leggendo l’informativa n. 63/2018 del Consiglio nazionale dei commercialisti, che fa seguito alla precedente nota n. 36/2018 che già forniva dettagli tecnici ed informazioni utili per la fruizione dei moduli didattici.

Deontologia

“Le azioni di responsabilità avviate da commercialisti nei confronti di colleghi devono essere sempre attentamente valutate, onde evitare di nuocere alla loro reputazione senza fondato motivo”. Lo hanno affermato in una nota i due consiglieri nazionali dei commercialisti delegati alla Deontologia, Giorgio Luchetta e Francesco Muraca.

“Ultimamente – spiegano – si ha notizia di casi di contenzioso tra colleghi, specie tra curatori fallimentari o commissari giudiziali e componenti di collegi sindacali di società sottoposte a procedure concorsuali, scaturente dalla non piena osservanza del principio enunciato nel comma 4 dell’art. 15 del nostro Codice deontologico, secondo il quale “il professionista deve astenersi dall’esprimere giudizi o dall’avviare azioni suscettibili di nuocere alla reputazione dei colleghi senza fondato motivo”.

Bozza protocollo ODCEC-Csv

Il Consiglio nazionale dei commercialisti ha confezionato una bozza di protocollo (informativa n. 61/2018) d’intesa per gli Ordini locali al fine di concretizzare l’accordo con i Centri di servizio per il volontariato (Csv) della loro area territoriale.

La bozza riprende i principali contenuti della convenzione già siglata a livello nazionale dal CNDCEC con Csv-Net (Associazione dei Centri di servizio per il volontariato) lo scorso giugno e contiene anche un fac-simile di programma di formazione che potrà essere utilizzato, rivedendolo a piacimento e in forma funzionale agli obiettivi formativi perseguiti. Le finalità del documento sono quelle di stabilire un legame tra le strutture locali della professione e i Csv di riferimento e di stimolare l’invio di proposte al CNDCEC in materia di procedure operative. Il contenuto del protocollo verrà attuato e gestito dagli Ordini locali in totale autonomia, con l’invito a trasmettere al Consiglio nazionale i gli accordi eventualmente sottoscritti.

Wealth Planning

La pianificazione dei patrimoni rappresenta un tema che, soprattutto dopo la crisi finanziaria degli ultimi anni, ha assunto una rilevanza crescente. Per questo motivo, Consiglio e Fondazione nazionali dei commercialisti hanno pubblicato il documento “Il Wealth Planning. Strumenti a tutela del patrimonio”, a cura del gruppo di lavoro “Area finanza aziendale” dei consiglieri delegati Maurizio Grosso e Lorenzo Sirch.

Lo studio nasce anche dalla collaborazione proficua con l’Associazione italiana Private Banking (AIPB), che rappresenta istituzionalmente gli intermediari deputati alla gestione dei patrimoni. In questo ambito, i commercialisti svolgono un importante ruolo di consulenza e di accrescimento delle conoscenze delle famiglie italiane.

Formazione professionale continua

Con l’informativa n. 60/2018 il Consiglio nazionale dei commercialisti ha chiarito il tema dell’applicabilità della sanzione accessoria prevista per il mancato adempimento dell’obbligo formativo (art. 15, comma 9) del Codice delle sanzioni disciplinari. La sanzione accessoria era stata introdotta nel Codice delle sanzioni in vigore dal 1° gennaio 2017 per armonizzare la disciplina delle sanzioni relative alla violazione dell’obbligo di formazione continua alle previsioni dell’allora vigente Regolamento FPC, che all’art. 18, comma 4, prevedeva l’impossibilità di inserire in determinati elenchi gli iscritti sanzionati disciplinarmente per mancato assolvimento dell’obbligo formativo.

Poiché, però, la disposizione dell’art. 18, comma 4, non è stata riproposta nel nuovo Regolamento FPC (in vigore dal 1° gennaio 2018), l’art. 15, comma 9 del Codice delle sanzioni deve ritenersi implicitamente abrogato. Nei prossimi mesi, il Consiglio nazionale provvederà alla revisione del Codice delle sanzioni, riscontrata l’esigenza di uniformare la normativa.

Fondo di solidarietà attività professionali

Con l’Accordo del 3 ottobre 2017, l’autonomia collettiva si è avvalsa della facoltà di “opting out” e ha istituito il Fondo di solidarietà per il settore delle attività professionali, ai sensi dell’art. 26, d.lgs. n. 148/2015, la cui successiva cooptazione nel sistema pubblico previdenziale (fase costitutiva) sottrarrà i professionisti datori di lavoro con almeno cinque dipendenti all’obbligatorietà di iscrizione al Fondo di integrazione salariale.

In attesa che, ai sensi dell’art. 26, co. 4, del d.lgs. n. 148/2015, il decreto ministeriale determini l’ambito di applicazione del FSB “Studi professionali”, il documento di ricerca “Il fondo di solidarietà per il settore della attività professionali” pubblicato dal Consiglio e dalla Fondazione nazionale dei commercialisti, si prefigge una prima analisi dei contenuti dell’Accordo per evidenziarne i tratti innovativi e le zone d’ombra che, con tutta probabilità, sono alla base del rallentamento dell’attività amministrativa del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, necessaria e prodromica all’emanazione del decreto costitutivo.

Procedure concorsuali

Il Consiglio e la Fondazione Nazionale dei Commercialisti hanno pubblicato il documento “Le nuove incompatibilità degli ausiliari e dei coadiutori nominati nelle procedure concorsuali a seguito dell’entrata in vigore del d.lgs. n. 54/2018”. Infatti, con l’entrata in vigore del d.lgs. n. 54/2018 muta la normativa di riferimento affinché un professionista possa valutare la propria compatibilità per svolgere adeguatamente l’incarico affidatogli. Il documento esamina le recenti disposizioni che vanno significativamente ad incidere sulle modalità di nomina degli amministratori giudiziari e degli organi delle procedure concorsuali.

Il documento

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